L’opera di Luis Gomez de Teran vuole rappresentare la relazione tra la dimensione sociale e la dimensione solitaria attraverso due ritratti a mezzo busto della stessa donna, dipinti sulle pareti di due edifici diversi, uno accanto all’altro. In una raffigurazione la donna ha il volto coperto da una maschera vistosa, con piume e perle, espressione di uno spirito estroverso, esuberante, proiettato verso l’esterno. Nell’altra raffigurazione, a simboleggiare un animo più intimo, introverso, la sfera riservata, invece, la maschera elegante e dorata non copre il volta della donna, si trova dietro la sua testa, legata tra i capelli raccolti in una treccia, la figura è girata a tre quarti, quasi di spalle, l’artista lascia intravedere il profilo. Un ballo mascherato avvolto in un’atmosfera oscura tipica dell’artista romano, in cui gli sguardi e le posture contrapposte delle due figure, sembrano quasi smuovere la scena, evocando la complessità dell’animo femminile.